OPEN AIR EIGHT

 


Ottetto
del Conservatorio
"Rinaldo Franci"
di Siena

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

MONTEPULCIANO - Giardino della Fortezza
SABATO 27 LUGLIO
Ore 18.30

INGRESSO € 5
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Per tutti i biglietti acquistati in prevendita, la maggiorazione prevista è di 1,50 euro.

 
 

 

Emanuele De Luca, Alberto Catto, Ludovica Pierini, Ginevra Gambacciani violino
Elena Caroni, Margherita Di Giovanni viola
Leonardo Voltan violoncello
Pierfrancesco Grelli contrabbasso

 

Felix Mendelssohn-Bartholdy 
(1809 - 1847)

Ottetto in mi bemolle maggiore per archi, op. 20

Allegro moderato ma con fuoco
Andante
Scherzo. Allegro leggierissimo
Presto

 
 
 

in collaborazione con Conservatorio "R. Franci" - Siena

«Questo Ottetto va suonato da tutti gli strumenti nello stile di un'orchestra sinfonica», così scrive Felix Mendelssohn sulla partitura autografa del suo Ottetto in mi bemolle maggiore per archi op. 20.  Ed è proprio questa la caratteristica della particolare e originale composizione da camera, una scrittura e un colore tipici di un’opera sinfonica. Composto nell’ottobre del 1825 da un Mendelssohn ancora sedicenne, ma che aveva all’attivo già un grande numero di composizioni sia per orchestra che per ensemble da camera, rappresenta sicuramente una delle opere più complesse della fase giovanile. L’Ottetto di Mendelssohn è una novità già a partire dal suo organico: non è la prima volta che una composizione da camera viene scritta per otto esecutori, ma per la prima volta la formazione è composta solo da strumenti ad arco. Un precedente è costituito dal doppio quartetto di Louis Spohr, dove ad un primo quartetto d’archi viene affiancato un secondo con il ruolo di supportare il primo. Ma l’Ottetto di Mendelssohn è pervaso dall’equilibrio, ognuno degli otto strumenti ha un ruolo ben preciso e delineato, il materiale tematico passa in maniera ciclica tra le parti nel corso della composizione che si snoda in quattro movimenti: l’Allegro, caratterizzato da un primo tema delicato e ricorrente, l’Andante, momento lirico e dal carattere elegiaco, lo Scherzo, il movimento più caratteristico dell’Ottetto, che anticipa quello che sarà il baratto del “Sogno di una notte di mezza estate”, e si conclude con il Presto, una fuga ad otto voci dove il compositore dà sfoggio delle sue doti contrappuntistiche. L’Ottetto venne eseguito per la prima volta a Parigi il 17 marzo del 1832. (Myriam Bizzarri)
«This Octet must be played by all instruments in the style of a symphony orchestra», writes Felix Mendelssohn on the autographed score of his Octet in E flat major for strings, Op. 20. And this is precisely the characteristic of the particular and original chamber composition, a writing and color typical of a symphonic work. Composed in October 1825 by a still sixteen-year-old Mendelssohn, who already had a large number of compositions for both orchestra and chamber ensemble to his credit, it certainly represents one of the most complex works of his youthful phase. Mendelssohn's Octet is a novelty starting from its personnel: it is not the first time that a chamber composition has been written for eight performers, but for the first time the formation is composed only of string instruments. A precedent is Louis Spohr's double quartet, where a first string quartet is joined by a second with the role of supporting the first. But Mendelssohn's Octet is pervaded by balance, each of the eight instruments has a very precise and delineated role, the thematic material passes cyclically between the parts during the composition which unfolds in four movements: the Allegro, characterised from a first delicate and recurring theme, the Andante, a lyrical moment with an elegiac character, the Scherzo, the most characteristic movement of the Octet, which anticipates what will become the exchange of "A Midsummer Night's Dream", and concludes with the Presto, a fugue for eight voices where the composer shows off his contrapuntal skills. The Octet was performed for the first time in Paris on 17 March 1832. (Myriam Bizzarri)
 


 
 
 

MARIANGELA VACATELLO Direzione Artistica

MARIANGELA VACATELLO Direzione Artistica

Direttrice artistica del Cantiere Internazionale d’Arte per il triennio 2024-2026. Musicista celebrata nel mondo per la sua carriera pianistica e al contempo stimata docente e didatta.

MICHELE GAMBA Direzione Musicale

MICHELE GAMBA Direzione Musicale

Personalità particolarmente rilevante della nuova generazione artistica, ha diretto dal Metropolitan di New York alla Scala di Milano, dal Covent Garden di Londra alla Staatoper di Berlino.