MONTEPULCIANO - Piazza Grande

Domenica 23 luglio, ore 21.30

REFLECTIONS OF THE MIND

prima assoluta, commissione 48° Cantiere

Compagnia Cantiere Danza
Kristina Paulin coreografia
Silvia Azzoni, Oleksandr Ryabko interpreti principali

Andrea Cheldi, Virginia D’Ancona, Giacomo Greco, Paolo Giovanni Grosso, Denise Martignon, Ester Papini, Vittoria Pennacchini, Tommaso Ruggeri danzatori

Solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Marco Mandolini violino
Elisabetta Fornaresio violino
Roberto Mendolicchio viola
Elisabetta Branca violoncello

Gianni "Giaccio” Trabalzini scene e luci
Bernardo Messeri maestro alle luci

Azzurra Di Meco ideatrice e coordinatrice

musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Philip Glass

Coproduzione Festival Bolzano Danza (Emanuele Masi direttore artistico), Fondazione Haydn di Bolzano e Trento e Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte. 

Si ringraziano Sasha Riva e Simone Repele per l’amichevole collaborazione

L'ispirazione principale di questa serata è la biografia e la vita di uno dei più prolifici compositori di tutti i tempi, W.A. Mozart. La mia intenzione principale è quella di concentrarmi sul suo rapporto con la moglie Constanze Mozart e di ritrarre la mente di un genio. I protagonisti si trovano in una linea temporale sconosciuta, passando attraverso frammenti importanti della vita di Mozart. Attraverso il viaggio della sua vita incontreremo la sua ispirazione, la sua musica, le sue note, la sua passione e la sua malattia, che saranno incarnate sia in modo astratto che definito. In questo pezzo, cerco di combinare il mondo reale con la fantasia e l'immaginazione. La scelta della musica riflette la differenza tra due mondi. Le composizioni di Philipp Glass rappresentano l'astratto e il surreale, i ricordi fugaci - mentre la musica di Mozart rappresenta la sua vita reale secondo la sua biografia. Kristina Paulin 

The main inspiration of this evening is the biography and life of one of the most prolific composers of all time, W.A. Mozart. My main intention is to focus on his relationship with his wife Constanze Mozart and to portray the mind of a genius. The lead characters find themselves in an unknown timeline. Passing through important fragments of Mozart’s life. Through the journey of his life we will encounter his inspiration, music, notes, passion and sickness, which will be embodied in both abstract and definite ways. In this piece, I try to combine the real world with fantasy and imagination. The choice of music reflects the difference between two worlds. The compositions by Philipp Glass represent the abstract and surreal, the fleeting memories - while the music of Mozart represents his real life according to his biography. Kristina Paulin 

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Il progetto Compagnia Cantiere Danza propone, per la prima volta in Italia, la formazione di una compagnia di danza in cui sono coinvolti i talenti provenienti da diverse scuole di danza italiane: un ensemble di otto giovani di età compresa tra i 15 e i 22 anni, ancora in formazione, sono stati individuati dopo un’accurata giornata di audizioni svoltasi in maggio al Teatro Poliziano. 

La compagnia accoglie coloro che non hanno ancora l’età per entrare in prestigiose dance company oppure danzatori in formazione già strutturati che avranno una nuova opportunità per arricchire il proprio percorso artistico. Un ensemble fresco e vivace in cui verosimilmente sarà possibile scorgere danzatrici e danzatori che fra qualche anno saranno scritturati da teatri e compagnie internazionali. La Compagnia Cantiere Danza esprime dunque la politica culturale del Cantiere Internazionale d’Arte nella prospettiva di creare un territorio di incontro, stimolo, crescita e possibilità reale per i giovani, per valorizzarne il talento e stimolarne l’inserimento in una dimensione professionale e professionalizzante.

Una prima assoluta in Piazza Grande con la presenza prestigiosa e l’esecuzione dal vivo del Quartetto d’archi dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e la firma di Kristina Paulin che cura il progetto coreografico, dal titolo Reflections of the mind, che vanta la coproduzione di Bolzano Danza. La creazione sarà impreziosita dalla presenza di due guests come Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko, entrambi principal dancers di Hamburg Ballet John Neumeier, una delle più importanti e autorevoli compagnie di danza a livello internazionale e già ospiti e protagonisti all’interno di gala e manifestazioni di prestigio in tutto il mondo.  Reflections of the mind nasce dall’incontro magnetico fra queste diverse personalità in una residenza artistica a Montepulciano: “Mi è piaciuta subito l'idea di lavorare con musicisti dal vivo e giovani ballerini emergenti: è una meravigliosa opportunità sia per i ballerini che per me – sostiene Kristina Paulin - poiché credo che entrambi possiamo imparare molto gli uni dagli altri. Sono entusiasta di far parte di questo progetto perché credo fermamente che coltivare la prossima generazione di ballerini significhi nutrire nell’essenza l'arte della danza”.

Reduce da un’importante commissione all’English National Ballet School e già conosciuta nei teatri d’opera e festival europei, Kristina Paulin, dopo una carriera decennale al Balletto di Amburgo, approda per la prima volta in Italia con una creazione a serata intera che a partire da un linguaggio di movimento classico vira su una qualità più fluida e contemporanea, sviluppando una natura prevalentemente narrativa. Reflections of the mind si ispira infatti alla vicenda personale di W.A. Mozart affrontando anche l’aspetto più intimo e nascosto del suo rapporto sentimentale con la moglie Constanze, cugina fra l’altro del compositore Carl Maria Weber.  La sfida è dunque quella di ritrarre la mente di un genio attraverso una sorta di viaggio dentro una vita di ispirazione, musica, note, passioni, paure, malattia. “In particolare a partire dal suo rapporto così potente e terreno ma allo stesso tempo così etereo e fragile con la moglie, la coreografia sottolinea il passaggio dal mondo reale attraversando la dimensione più ‘surreale’ nella mente del musicista di Salisburgo” - spiega la coreografa - “Mozart è da sempre uno dei miei compositori preferiti e ho usato molta della sua musica geniale per le mie creazioni. Era teneramente innamorato di Constanze che lo ha seguito e curato fino all’ultimo respiro: ho letto la sua biografia di Mozart e volevo fortemente dedicarmi a una creazione che rivelasse l’uomo e i suoi sentimenti rimescolando i momenti di una vita così densa specie negli ultimi preziosi anni in cui scrisse partiture e pagine sinfoniche di estrema bellezza”. La scelta musicale dell’intera creazione riflette la dicotomia fra i due livelli drammaturgici. Le composizioni di Philip Glass si accostano alla parte astratta e surreale, ai ricordi fugaci; mentre la musica di Mozart si adagia sulle parti della coreografia più affini alla realtà. Così come avviene per i corpi: ai due guests è affidato il ruolo dei protagonisti mentre l’ensemble dei giovani danzatori riverbera nei movimenti la dimensione più rarefatta e intangibile della narrazione. Azzurra Di Meco

The Cantiere Dance Company project presents, for the first time in Italy, a dance company drawn from the talents of private Italian dance schools: an ensemble of eight young people aged 15 to 22, who are still in training, were chosen and selected after a day of rigorous auditions held in May at the Teatro Poliziano. It is a company that welcomes those who are not yet old enough to join well-known dance companies, or developing dancers who are fully trained and who have not (yet) found a way to become established. This fresh and lively ensemble is likely to showcase dancers who in a few years' time will be snapped up by international theatres and companies.  The Cantiere Dance Company thus espouses the cultural policy of the Cantiere Internazionale d'Arte in its aim of creating an area of interaction, stimulus, growth and real possibility for young people, to enhance their talent and stimulate their inclusion into a professional working career.

A world premiere in Piazza Grande with the prestigious presence and live performance of the String Quartet of the Haydn Orchestra of Bolzano and Trento and the collaboration of choreographer Kristina Paulin, entitled Reflections of the Mind, co-produced with Bolzano Danza. The performance will be enhanced by the presence of two guests Silvia Azzoni and Alexandre Riabko, both principal dancers of Hamburg Ballet John Neumeier, one of the leading and most renowned dance companies in the world, both of whom are already guest principal dancers at major galas and events worldwide. Reflections of the Mind was born from the magnetic attraction between these different personalities during an artistic residency in Montepulciano: "I immediately liked the idea of working with live musicians and young emerging dancers: it is a wonderful opportunity both for the dancers and for me,” says Kristina Paulin, “as I believe we can both learn a lot from each other. I am excited to be part of this project because I firmly believe that nurturing the next generation of dancers means nurturing the art of dance at its very core.”

Fresh from an important commission at the English National Ballet School and already famous in European opera houses and festivals, Kristina Paulin, after a ten-year career at the Hamburg Ballet, returns for the first time in Italy with a full-length work that, starting from classical movement language, transitions to a more fluid and contemporary quality, becoming predominantly narrative in nature. Reflections of the Mind is in fact inspired by W.A. Mozart’s life story, even dealing with the most intimate and hidden aspect of his romantic relationship with his wife Constanze, cousin of the composer Carl Maria Weber among others.  The challenge, therefore, is to portray the mind of a genius on a kind of journey into a life of inspiration, music, jottings, passions, fears and illness. "In particular starting from his relationship with his wife, at once so powerful and earthly yet so ethereal and fragile, the choreography emphasises the transition from the real to the more 'surreal' aspect in the mind of the musician from Salzburg," explains the choreographer, "Mozart has always been one of my favourite composers and I have used a lot of his brilliant music in my own work. He was fondly in love with Constanze who watched over and cared for him until his last breath: I read her biography of Mozart and I strongly wanted to devote myself to a piece that would reveal the man and his feelings by melding the moments of such a rich life, especially those last precious years in which he wrote extremely beautiful symphonies and other works.

Taken as a whole, the choice of music in the piece reflects the dichotomy between the two theatrical levels. Philip Glass's compositions verge upon the abstract and surreal part, the fleeting memories; while Mozart's music relates to the parts of the choreography more akin to reality. The same happens with the dancers: the visiting stars are entrusted with the role of the principal characters while the movements of the ensemble of young dancers mirror the more rarefied and intangible dimension of the narration. Azzurra Di Meco