
da Filelfo
Laura Fatini regia e adattamento teatrale
Luca Mauceri musiche originali
(prima assoluta, commissione 50º Cantiere)
Compagnia Teatro Arrischianti
voci narranti
Pina Ruiu – Voce di Donna
Stefano Bernardini – Voce di Uomo
animali: Andrea Storelli – Cane, Giulia Rossi – Gatta, Calogero Dimino – Topo, Pierangelo Margheriti – Giaguaro, Zeno Cesarini – Koala, Guido Dispenza – Maiale, Flavia del Buono – Aquila, Tommaso Tornaghi – Leone, Giulia Roghi – Balena, Luca Crociani – Iena, Alessandro Nerucci – Orso, Olimpia Lauro – Ape, Isadora Cirqueira Dos Santos – Camaleonte, Emma Del Grasso – Civetta, Cesare Aprile – Corvo, Irene Ricciardi – Elefante, Sofia Rinaldini – Scimpanzè, Celeste Zanoletti – Macaco, Brunella Mosci – Gazzella, Martina Amadori – Polpo, Livia Sorbera – Geco
ombre a cura di Martina Amadori e Livia Sorbera
maschere di wintercroft.com
Vittoria Bianchini, Martina Amadori costumi
Coproduzione Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte e Nuova Accademia degli Arrischianti
A seguito del grande incendio in Australia del 2019-2020, tutti gli animali decidono di riunirsi per capire se e come continuare a vivere con gli uomini, ormai dimentichi di far parte di quella natura che si ostinano a distruggere.
Nella grande assemblea a cui tutti partecipano, ci sono varie voci: il leone, l’aquila, la balena, il koala e alla fine… il topo.
Lui propone di dare all’Uomo una lezione che non dimenticherà, e propone all’assemblea i suoi servigi per innescare la più grossa pandemia dell’epoca moderna.
Da qui parte il racconto della pandemia da Covid19, vista tramite gli occhi di un cane e di un gatto, soli animali che uscirono volontariamente dall’Eden per stare vicino agli uomini.
L’Assemblea degli animali di Filelfo, fiaba moderna, è un racconto dai toni antichi ed epici, come un racconto mitologico, con cenni poetici e apocalittici, ma parla alla contemporaneità: chi ascolterà?
di Laura Fatini
Lo spettacolo al Castello della Nuova Accademia degli Arrischianti è da sempre una produzione corale in cui la comunità che si raccoglie attorno alla compagnia teatrale sarteanese si misura con grandi classici del teatro e della letteratura, per avere nuove prospettive sulla vita di oggi.
Il testo di quest’anno è scritto come un grande classico, carico di riferimenti letterari e teatrali, ma è stato pubblicato recentemente, durante gli anni della pandemia: la messa in scena richiama il grande teatro greco, in cui il destino del protagonista è già segnato, la lotta è impari, il coro osserva e si fa tramite tra il pubblico e l’accaduto.
Parimenti, il luogo dell’azione, il Castello di Sarteano, si presta per grandi azioni corali, che richiamino tempi di furiose lotte e riflessioni che permettano alla mente di alzarsi sopra i problemi quotidiani, e guardare a ciò che è stato e a ciò che sarà.
Il grande drammaturgo e regista Theodoros Terzopoulos, per la Giornata Mondiale del Teatro 2025 ha scritto: “Il teatro è preoccupato per la distruzione ecologica, il riscaldamento globale, la massiccia perdita di biodiversità, l’inquinamento degli oceani, lo scioglimento delle calotte polari, l’aumento degli incendi boschivi e gli eventi meteorologici estremi? Può il teatro diventare parte attiva dell’ecosistema? Da molti anni il teatro sta osservando l’impatto dell’uomo sul pianeta, ma ha difficoltà ad affrontare questo problema.”
Senza avere l’ambizione di dare una risposta a queste domande- sempre Terzopoulos ci ricorda che “il teatro esiste e sopravvive grazie a domande senza risposta” – riconosciamo tuttavia la responsabilità di ciascuno di noi di prendere parola in pubblico in questi tempi “interessanti”.
E di questa parola, di queste immagini epiche, di queste musiche che le accompagnano, di questi corpi che si piegano e si scontrano per farsi vivi, faremo strumento di indagine, l’unico strumento che conosciamo.
Posto unico: 12 euro
Per tutti i biglietti acquistati in prevendita, la maggiorazione prevista è di € 1,50
Info e prenotazioni: 0578758473
prevendita@fondazionecantiere.it



e al tempo stesso insegnanti”