Debutta l’Orchestra della Valdichiana con il Concerto di Primavera

Nasce l’Orchestra della Valdichiana, ambizioso progetto di Valdichiana2025 Capitale toscana della Cultura. L’esordio è previsto nel rinascimentale Tempio di San Biagio a Montepulciano con il Concerto sinfonico di Primavera. Domenica 25 maggio 2025, alle ore 17:30 vedrà la luce l’organico che riunisce orchestrali del territorio, con l’obiettivo di istituire una compagine attiva anche per il futuro.

Sotto la direzione del maestro Alessio Tiezzi, la neonata Orchestra Poliziana eseguirà un programma brillante che si muove tra le atmosfere barocche e il repertorio sinfonico moderno. Saranno i colori seicenteschi di Händel ad aprire il pomeriggio con la celeberrima partitura Musica per i reali fuochi d’artificio, composta nel 1749 per celebrare la pace di Aquisgrana ed eseguita oggi con un chiaro riferimento all’attualità. A seguire, sarà La Primavera di Antonio Vivaldi, pagina tra le più popolari nella storia della musica, tratta da Le quattro stagioni, con la parte del violino solista affidata a Mattea Saladino che vanta esperienze con l’Orchestra sinfonica della Rai e con Claudio Abbado.

La seconda parte prevede un passaggio al repertorio britannico del primo Novecento con la più famosa delle marce estratta dalla serie Pomp and CircumstanceEdward Elgar, motivo riconoscibile anche nella cultura pop, utilizzato tanto nel cinema di Stanley Kubrick, quanto nei dischi di Frank Zappa.

Il finale è riservato alla Danza delle spade, una melodia tra le più cantabili della letteratura musicale di Aram Khachaturian, compositore armeno che ha concepito questo brano sulla base di una canzone folk, facendone un fortunatissimo movimento pop-orchestrale del XX secolo. 

Si tratta quindi di un impaginato festoso, come spiega il direttore Alessio Tiezzi: “Siamo davvero felici di presentare il debutto dell’Orchestra Valdichiana con un programma musicale che vuole esprimere momenti gioiosi e memorabili di condivisione; abbiamo inoltre individuato brani che ci consentono di ampliare più possibile l’organico musicale perché questa formazione possa essere più possibile inclusiva e aperta all’ingresso di nuovi elementi”. 

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